Esordio in Eccellenza per Edoardo Inviso!!
Scritto da Carlo BaruzzoI 90 anni di Francesco Francescon!!
Scritto da Carlo BaruzzoI 90 ANNI DI FRANCESCO FRANCESCON
Al termine della Riunione di lunedì 19 Novembre, la Sezione di Padova ha voluto rendere omaggio al suo Presidente Onorario Francesco Francescon, che sabato 17 Novembre ha raggiunto lo straordinario traguardo dei 90 anni.
Francesco, che ha ricevuto la qualifica di Presidente Onorario dal Comitato Nazionale il 25 giugno di quest’anno, rappresenta un associato di enorme e di indiscusso prestigio per la Sezione patavina.
La lunga e proficua carriera di Francesco prende definitivamente il volo con il suo esordio in Serie B nel 1958 in Sambenedettese-Modena, mentre nel 1959 arriva l'esordio in Serie A, in occasione della partita Fiorentina-Palermo. L'ultima gara nella massima serie la dirige il 6 maggio 1973 a Bergamo: Atalanta-Juventus 0-2. Nel mezzo, quasi 200 gare tra la massima serie Italiana, tra le quali annovera 3 derby di Torino e 5 "classiche" tra Juventus-Milan, e le fasi finali di Coppa Italia.
In campo europeo partecipa ai Giochi della XX Olimpiade del 1972 in Germania Ovest, dirige la Semifinale Coppa Campioni del 1970, la Semifinale di Coppa delle Fiere 1969 e la Semifinale di Coppa delle Coppe 1972.
Nel 1968 è assistente di Concetto Lo Bello in occasione della finale di Coppa Campioni Manchester United – Benfica, svoltasi a Wembley.
Appeso il fischietto al chiodo, diventa vicecommissario della CAN A e B dal 1985 al 1994, mentre dal 1985 al 1999 è osservatore degli arbitri UEFA.
Inoltre, nell'estate del 1997 viene nominato dall'AIA commissario della sezione AIA di Castelfranco Veneto.
Lunedì scorso, tutti gli associati presenti si sono uniti ai festeggiamenti del nostro pilastro sezionale, che ha regalato un discorso accorato e commosso in segno di profondo ringraziamento. "Auguro a tutti voi di portare avanti questo ruolo di enorme prestigio, e che possa rimanere dentro di voi per tutta la vita" ha detto tra gli applausi, in un momento di sincera emozione. La storia di Francesco rimane un punto cardine per tutti gli associati patavini, veneti e italiani, un continuo riferimento per chi ritiene di poter lasciare un segno nella nostra Associazione.
Grazie Francesco per la tua infinita passione arbitrale, che rinnova in noi la voglia di essere continuamente Arbitri con la A maiuscola.
Francesco Zago a Padova!
Scritto da Carlo BaruzzoLa lezione tecnica di Gianluca Baciga
Scritto da Carlo BaruzzoA Francesco Scarpelli il derby veneto di Serie A!
Scritto da Carlo BaruzzoChiusura dei locali sezionali Giovedì 1 Novembre
Scritto da Carlo BaruzzoSi comunica agli associati che in occasione della Festa di Ognissanti, Giovedì 1 Novembre, i locali sezionali rimarranno chiusi.
Lunedì 5 Novembre riapriranno nel consueto orario 18:00-20:00.
La riunione Tecnica con Marco Cecchin!
Scritto da Carlo BaruzzoIn occasione della Riunione Tecnica Obbligatoria di Lunedì 8 Ottobre, la Sezione di Padova ha avuto il piacere di accogliere Marco Cecchin, arbitro al terzo anno di Serie D: “un validissimo collega veneto a cui rivolgiamo il più cordiale e caloroso benvenuto” ha detto il Presidente Alessandro Scarpelli, presentandolo agli associati presenti. “Ti ringraziamo per la tua disponibilità, sappiamo che i ragazzi saranno pronti a recepire i consigli frutto della tua esperienza” ha così proseguito, prima di cedergli il microfono.
La Fornace Carotta ha accolto con un fragoroso applauso il giovane Bassanese, apparso galvanizzato dall’accoglienza riservatagli dalla folta platea di associati patavini: una carica di energia che ha preso al balzo e che ha dato uno slancio ulteriore alla sua lezione, seguita con la massima attenzione da tutta la sala per tutto il corso della serata.
Dopo aver portato i saluti di rito del suo Presidente Sezionale Mezzasalma e del Presidente CRA Veneto Dino Tommasi, Marco ha rotto il ghiaccio iniziando a raccontarsi in maniera spontanea, ma mettendosi sullo stesso piano dei colleghi che vedeva seduti davanti a lui.
“È un onore essere qui davanti a questa sezione prestigiosa e numerosissima” ha esordito Marco, prima di introdurre la parte iniziale della sua lezione, nella quale ha raccontato brevemente la sua carriera: dal corso arbitri nel lontano 2007 fino ad arrivare al suo presente, il terzo anno come Arbitro Effettivo a disposizione del Responsabile della CAN D Matteo Trefoloni. “La strada è stata lunga, dovete sapere che alle categorie nazionali si cerca il dettaglio, lì siete l’arbitro nazionale sia per i calciatori sia per la squadra arbitrale, è un marchio prestigioso che vi viene messo addosso” ha detto, guardando negli occhi gli arbitri degli ultimi corsi accomodati nelle primissime file della Fornace.
“Alla CAI ho fatto una stagione che mi ha emozionato, mentre alla CAN D ho imparato a lavorare su ogni aspetto della vita arbitrale, in maniera ancora più meticolosa” ha riassunto Marco, passeggiando con sicurezza tra le file di associati. Dopo aver dedicato del tempo sulla cura dell’aspetto comportamentale, che deve contraddistinguere ogni arbitro in cerca di emergere, Marco ha voluto lasciare delle semplici indicazioni di natura tattica, come lo spostamento sul terreno di gioco e il corretto posizionamento, un discorso mirato ai giovani colleghi che seguivano l’oratore con grande concentrazione.
Marco ha dedicato una nota a margine doverosa sull’allenamento: “se la partita vi chiede di dare il 100%, voi dovete darlo sempre, ed essere pronti a farlo dal primo luglio al 30 giugno” ha spiegato, mentre mostrava alla platea delle diapositive raffiguranti le sue prestazioni in termini di distanza percorsa e frequenza cardiaca registrate durante le gare dirette, a riprova del concetto appena presentato.
Verso metà serata, l’ospite ha affrontato una squisita digressione su quelli che sono i valori che ci trasmette la nostra associazione: “l’AIA ci unisce, ci permette di metterci tutti sullo stesso piano, ci dà possibilità di crescere e farci valere. Avete la possibilità di metterci in gioco, sfruttatela fino in fondo!” ha detto con grande trasporto. A conferma della sua grande sensibilità, Marco ha voluto dedicare delle splendide parole agli Osservatori arbitrali, che “vogliono vedervi crescere, vogliono farvi comprendere un messaggio importante e che può solo farvi del bene”, ricordando come il colloquio con l’osservatore arbitrale e l’organo tecnico siano il massimo momento di crescita arbitrale. Le domande dal pubblico sono state molte ed interessanti, merito di un relatore che ha saputo stimolare i punti giusti di un parterre reattivo come quello patavino: dagli aspetti da migliorare allo stile di corsa, passando per la gestione dei leader e come le partite fuori regione ci fanno capire cosa migliorare nel nostro modo di arbitrare.
Affrontando questo ultimo argomento, è stata proferita una frase densa di significato, che nella sua semplicità è rimasta impressa a tutti i presenti: “L’esperienza non dovete aver fretta di costruirla, arriva una designazione alla volta”. Non cercare a tutti i costi quindi l’episodio per mettersi in luce, ma affrontare un passo alla volta la strada arbitrale, questo ha trasmesso Marco con naturalezza.
Al termine del discorso, sono stati proiettati ed analizzati dei brevi video riguardanti la gestione dei leader ed alcuni casi di condotta violenta, per poter trasmettere a chiunque il comportamento corretto da tenere in queste situazioni.
Marco, visibilmente soddisfatto dalla risposta della sala, ha racchiuso l’ultimo pensiero per i presenti “Ringrazio per quello che mi avete dato oggi, è stata un’esperienza anche per me. Grazie per l’attenzione e la generosità che avete avuto per ascoltarmi” ha dichiarato, mentre il suono della sua voce veniva coperto dagli applausi degli associati.
“Complimenti Marco - ha detto Scarpelli - per la passione e l’entusiasmo che hai trasmesso a tutti noi.Ti ringraziamo per aver ideato questa bellissima riunione; accresce la nostra esperienza e la nostra voglia di vivere l’arbitraggio al massimo” ha concluso il Presidente patavino, consegnando pochi istanti dopo un omaggio a Cecchin, a sigillo di una lezione coinvolgente fino all’ultimo minuto.
Un folto numero di partecipanti, assieme al consiglio direttivo, ha seguito l’ospite in un ristorante vicino alla Fornace, per terminare in compagnia la splendida serata.